In Stanze vuote – La solitudine degli avatar il protagonista al centro della scena è intento a farsi dei selfie tramite una camera virtuale.
Lo spazio tridimensionale e minimalista che ospita l’avatar è un ambiente simulato che si rifà alle prime sperimentazioni di computer grafica.
L’intento è quello di evocare un contesto 3D primordiale, archetipo, originario, la “stanza vuota” da cui poi si è evoluto tutto, dalla realtà virtuale al metaverso.
Saranno infatti questi ultimi due mondi – VR e metaverso – a popolarsi nel tempo di doppi digitali in costante e solitario vagabondare.
Mondi raggiungibili in qualsiasi istante e da ogni dove. Luoghi in cui siamo stranieri, sempre e ovunque.
…la stanza vuota, il vuoto urlante di una mente isolata. Jaron Lanier (pioniere della realtà virtuale)
La solitudine degli avatar | Stanza 01
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